Sono una montatrice e filmmaker nata a Siena nel 1983 con base a Milano.
Mi sono laureata in “Cinema, tv e produzione multimediale” presso l’Università Iulm di Milano nel 2012 ed ho seguito un corso intensivo sul montaggio del documentario presso gli Ateliers Varan di Parigi.
Da circa 15 anni mi occupo di video editing in vari settori, dal documentario agli spot televisivi, dalle serie tv ai video social.
In questi anni ho curato il montaggio di diverse serie TV andate in onda su Discovery, DAZN, Sky Arte, Mtv, TV2000, RAI play.
Ho lavorato inoltre con Emergency, Oxfam e Legambiente. Queste esperienze mi hanno permesso di viaggiare in molte parti del mondo, girando documentari e reportage di viaggio.
Nel 2013 il documentario “In Utero Srebrenica” di cui ho curato il montaggio ha vinto diversi premi internazionali tra cui l’Al Jazeera Film Festival di Doha, il Bellaria Film Festival, il Festival Internazionale del Documentario e del Reportage di Marsiglia, il Festival Internazionale dei Diritti Umani di Ginevra ed è stato candidato come miglior documentario di Lungometraggio al David di Donatello nel 2014.
Il cortometraggio “Tra le forbici i petali” è stato candidato al Nastro d’argento speciale Istituto Luce.
Nel 2017 il docu-film “Hanaa” prodotto dalla Natia Docufilm in collaborazione con Rai Cinema, di cui ho curato il montaggio, ha vinto il Capetown film Festival e nel 2018 sarà in concorso a diversi festival tra cui il Copenhagen International Documentary Festival.
Nel 2019 “Le Metamorfosi”, una docu-fiaba di Giuseppe Carrieri ispirata alle Metamorfosi di Ovidio e prodotto da Natia Docufilm, Università IULM di Milano e Rai Cinema, con il sostegno del MIBAC e di SIAE, è stato presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma nella sezione autonoma Alice nella città, Panorama Italia.
Nel 2024 ho co-diretto con Sara Del Dot “What we fight for”, prodotto da Nieminen Film e Oki Doki Film, un documentario sul tema delle donne e delle migrazioni.
Il montaggio è una sfumatura del cinema che mi ha affascinato fin da subito. Come per magia, attraverso un filo invisibile, lega insieme immagini, parole e musica in un flusso visivo capace di comunicare emozioni e raccontare una storia. Quando lavoro mi lascio trasportare dall’istinto, così da sentire quando e come tagliare. Sono una montatrice perché sono paziente, perché amo perdermi nelle parole delle storie che ho lo fortuna di incontrare, e nelle immagini e nei colori che mi arrivano da tutto il mondo. La mia grande passione per il viaggio mi ha spinto negli ultimi anni a prendere in mano la camera così da non dover guardare il mondo solo attraverso lo schermo di un computer, ma anche con i miei occhi.
Guarda il mio intervento al TEDx 2021 per Università IULM
Il taglio che unisce
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